Migliaia di ultranazionalisti russi hanno preso parte ieri, domenica 4 novembre, a Mosca, alla marcia che si tiene annualmente nella Giornata dell’unità nazionale, che ricorda la cacciata dei polacchi e dei lituani da Mosca, avvenuta nel 1612. Secondo gli organizzatori 20mila persone hanno preso parte alla protesta: per la prima volta la marcia è stata autorizzata ad attraversare il centro della città. I partecipanti, al grido di “Allah è gay” e la “Russia ai russi”, hanno contestato Putin, definendo troppo permissiva la sua politica in materia di immigrazione. Ma la marcia è stata aspramente criticata dagli attivisti dei diritti civili: recentemente nel Paese gli immigrati, in particolare quelli provenienti dal Caucaso e dall’Asia centrale, sono stati ripetutamente vittima di attacchi da parte di esponenti di gruppi dell’estrema destra. Decine di marce analoghe a quella che si è svolta a Mosca sono state organizzate in tutta la Russia.
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pubblicato da Libero Quotidiano
"Allah è gay", la marcia anti Putin degli ultranazionalisti
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